Ottimo finale di stagione per Chiara Giovando che sentiva il bisogno di tornare a fare una bella gara in quota, dopo un periodo di allenamenti su strada. Il bergamasco William Boffelli batte (di circa tre minuti) il tempo di Maguet e lancia un appello a Stefano Mottini
Sono stati William Boffelli, che battendo il precedente record di percorso segna il nuovo best time (1:30’11’’), e Chiara Giovando i vincitori della quinta edizione del ATK VerticalTrail Mont Mary K2250mt. Una gara sicuramente impegnativa, da affrontare tutta d’un fiato, con vedute mozzafiato (dalla cima, il Bianco è davvero a un tiro di schioppo!) ma contemporaneamente a due passi dalla città. È proprio questo il bello del Mont Mary, al quale come TB Press abbiamo preso parte sulla distanza K1500. Partendo da fondo valle (dal campo sportivo di Saint-Christophe, a qualche chilometro da Aosta) è possibile, in una volata, arrivare all’ambiente dell’alta montagna, come ha confermato anche la vincitrice Chiara Giovando nella sua intervista. Oltre all’organizzazione impeccabile, che ha in cabina di regia Stefano Mottini e Massimo Martini, e al team di volontari che assistono gli atleti prima, durante e dopo la gara. Cinque edizioni per questo vertical (che si compone di 4 distanze) che si è conquistato un posto di rilievo tra le corse only up della Valle d’Aosta e non solo. E sebbene l’organizzazione di un evento di questo tipo sia uno sforzo immane, l’esortazione a non mollare, rivolta da Boffelli a Mottini, affinchè la bella manifestazione possa aver luogo anche nel 2024!
LE INTERVISTE A WILLIAM BOFFELLI E A CHIARA GIOVANDO
“Non avevo come obiettivo il record di gara. Dopo una settimana di lavoro al Col del Lys (Boffelli partecipa al progetto Ice Memory in collaborazione con la Fondazione Montagna Sicura), non avevo particolari pressioni o aspettative, ed è forse proprio questa la ragione per cui sono riuscito a dare il meglio. Sono partito abbastanza regolare e, lungo il percorso, mi sono accorto di avere una marcia in più. Allora ho provato a spingere e, quando ho capito di essere in odore di record, ho dato tutto. Penso di essere in ottimo stato di forma, perchè nel giro di 8 giorni sono passato dal vincere una 50km con 3500D+ (Sardegna, Oliena Skytrail) a una vertical di 2250D+, che in comune non hanno praticamente nulla. Sono contento e soddisfatto di questo mio periodo. Spero di continuare così il più a lungo possibile anche se la stagione ormai è agli sgoccioli. Mai, dopo l’infortunio e l’operazione di maggio, avrei pensato di tornare ai livelli pre-infortunio. Prima di pensare alla stagione scialpinistica c’è ancora l’appuntamento di Limone, a cui tengo molto. Per il prossimo inverno ho nel mirino alcune gare, tra cui quelle della Grande Course, ma penso di staccarmi un po’ dall’ambiente della Nazionale in quanto non ne condivido alcune scelte e decisioni. Per concludere ho voluto fare un appello a Stefano Mottini, perchè sebbene mi renda conto quanto sia impegnativo il lato organizzativo, questa bellissima vertical merita di avere un seguito”. (William Boffelli).
Grande prestazione anche per la Pegarun Chiara Giovando, che dopo un inizio di stagione non propriamente brillante a causa di alcuni infortuni, ora sembra essere tornata al top e ci annuncia la preparazione di una gara su strada.

“Una stagione iniziata con due infortuni (un incidente in auto e uno in bici). Al Colmen Trail è comunque arrivata la qualifica per i Mondiali di Innsbruck, che però mi hanno vista in uno stato di forma, purtroppo, non ancora ottimale. Grazie al lavoro fatto con il fisioterapista e con il mio allenatore Davide Catti sono riuscita a recuperare. Già a alcune settimane da Innsbruck sono riuscita a portare a casa buoni risultati, soprattutto nelle distanze che prediligo, che sono quelle medio-lunghe. Come non citare tra queste la Skymarathon 4 Luglio, che mi sono goduta al 100%. Dopo di questa ho preso parte al Campionato del Mondo di UltraSkyMarathon a Ceresole Reale, conquistando un secondo posto assoluto e un primo come Master. Per il nuovo anno non ho ancora le idee chiarissime: mi alletta il mondo delle ultra, rimanendo però su distanze tipo la Royal Ultra di Ceresole Reale, quindi lunghe… ma non lunghissime! Inutile dire che le gare corte e le vertical mi piacciono e sempre mi piaceranno, perchè sono quelle in cui riesco a dare tutto. La vertical del Mont Mary è una gara non banale da interpretare in quanto impone diversi cambi di ritmo: non sono soddisfattissima del mio crono, credo che potrei fare anche meglio e chissà che un altro anno non ci riprovi… per questo come ha fatto William anche io esorto Mottini a NON mollare! In questo periodo ho lasciato un po’ l’allenamento in salita perchè sto preparando la mezza maratona di Torino, per cui sto facendo tanta strada. Quella della mezza su strada è sicuramente una bella sfida. Anche se non è il mio mondo sono curiosa di vedere a dove posso arrivare! Dopo di che ho in programma il raduno con la Nazionale FISky a Castellaneta (Taranto) e il CUT Vertical, che sarà anche Campionato Italiano SkySpeed. Il giorno successivo mi aspetta una gara da 50km e poco dislivello.” (Chiara Giovando).
Photo: Pierre Lucianaz
Video: Riccardo Selvatico