Dopo l’edizione uno del 2022, servita anche per tarare modalità di svolgimento e cancelli, la società organizzatrice Larius ssdrls ha deciso di RIlanciare la sfida, mettendo in campo una tipologia di gara a cui (almeno noi italiani!) non siamo troppo abituati. Quella di un ultratrail in autonavigazione, i cui capiscuola sono gli atleti e organizzatori francesi e americani. UTLAC250, che conta già un importante numero di iscritti, è una ultradistance che prevede la “circumnavigazione alpina” del lago di Como: poco meno di 260 chilometri e 12.500 metri di dislivello positivo. Per ora nell’albo d’oro ci sono l’altoatesino Peter Kienzl, che ha completato il percorso in 49 ore e 34 minuti, distaccando di oltre 2.30 ore Alexander Rabensteiner, e Marina Plavan che ha invece corso per 67 ore e tre minuti distanziando notevolmente le sue rivali. La partenza è fissata per mercoledì 10 maggio alle ore 18, a Lecco. Tempo massimo per completare il giro: 90 ore (arrivo sempre a Lecco). Sono previste 3 basi vita e 15 ristori.
Cosa significa AUTONAVIGAZIONE?
I sentieri non saranno segnati da bandierine o balisamenti. Ad accogliere gli atleti ci saranno 3 basi vita attrezzate (cucina, docce, dormitori, spogliatoi, bagni) e venti ristori lungo il percorso. Un road book dettagliato è disponibile online, insieme alla traccia definitiva. I concorrenti dovranno rispettare rigorosamente il percorso di gara seguendo la traccia GPS, evitando di prendere scorciatoie o tagliare tratti del tracciato.
POSSIBILITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO
Vista l’orografia del territorio in cui si svolge la gara, UTLAC 250 è molto affine alle gare d’oltreoceano, note per svolgersi in grandi spazi, con dislivelli abbordabili e con lunghi tratti “corribili”. Questo mix di caratteristiche ha convinto l’organizzazione a permettere (per chi voglia) il Pacer, quindi l’accompagnatore. Tale accompagnatore potrà accompagnare l’atleta da un punto del percorso (vedi sito per maggiori info) sino alla fine.
IL PERCORSO
Il percorso della UTLAC 250 è molto eterogeneo e ha suo inizio da Lecco percorrendo il Sentiero del Viandante per arrivare fino a Colico, luogo della prima base vita. Attraversando il fiume Adda a ridosso del Pian di Spagna si prosegue lungo la Via del Monti Lariani (anche qui percorrendo alcune brevi varianti a causa della folta vegetazione che oggi la caratterizza) fino al paese di Garzeno, dal quale ha inizio il sentiero che sale al punto più alto della gara, il Monte Bregagno. Percorrendo il suo lungo crinale verso sud si scende poi al rifugio Menaggio e infine a Plesio, paese della seconda base vita. Con un passaggio attraverso Grandola e Uniti si sale al Monte Crocione, luogo segnato dai resti delle strade belliche della guerra partigiana. Proseguendo per il crinale si scende poi verso la bella Val D’Intelvi. Un ultimo tratto in porta al Cernobbio, luogo della terza base vita. Passando sul lungo lago di Como ci si addentra nei sentieri fino a Brunate, per poi seguire i sentieri del Triangolo Lariano fino al Monte San Primo e fino alle porte del paese di Bellagio. Qui ha inizio l’ultimo tratto della gara: raggiunto il Ghisallo si segue il sentiero che passa sugli ampi crinali delle montagne sopra Onno e Valbrona, attraversa poi i Corni di Canzo e infine scende sul lungo lago di Malgrate fino al ponte Kennedy di Lecco, l’ultimo baluardo prima dell’arrivo a piazza Garibaldi (Lecco).
Oltre alla versione extralong da 250 km nel weekend andrà anche in scena la più “abbordabile” (e panoramicissima) 30 km.
Per info: info@utlactrail.com oppure chiamare al numero 3479772552 www.utlactrail.com


