E sono destinati ad aumentare. Torna dopo 5 anni di assenza, puntuale nella prima settimana di maggio (dal 4 al 7, per la precisione) il Melloblocco. Rimpianto da chi l’ha vissuto, desiderato dai giovani scalatori che ne hanno sentito parlare come di una “leggenda”, il più grande raduno di arrampicata al mondo è di nuovo realtà. La bomba era stata lanciata a ottobre 2022 quando a sorpresa, il sito e la pagina FB dell’evento erano stati aggiornati con la nuova data e il tasto delle pre-iscrizioni. Da allora più nessuna notizia, fino ad oggi, quando il sito si è arricchito di molte più informazioni e del programma delle varie giornate. Ma il Melloblocco è un evento iconico e, anche senza forme di promozione, la notizia di un #melloblocco2023 si è sparsa velocemente tra il variegato panorama dell’arrampicata. E le pre-iscrizioni hanno iniziato a fioccare. Ad oggi hanno già superato quota 2mila (non tutte appaiono in chiaro sul sito per ragioni di privacy) e, naturalmente, sono destinate a crescere.

Ancora una volta la Val Masino e la Val di Mello saranno “invase” da scalatori provenienti da tutta Italia e non solo. Melloblocco, la cui first edition risale al 2004, ha saputo divenire in pochi anni un evento di portata internazionale. Sarà stato merito del format, che prevedeva la possibilità per chiunque di mettersi a confronto (sugli stessi blocchi anche se in una lotta chiaramente impari) con i più forti al mondo, della bellezza del luogo o della gente stessa che lo frequentava, ma sta di fatto che nessun raduno di arrampicata ha storicamente mai raggiunto i numeri di Melloblocco. Fiore all’occhiello di Val di Mello e Val Masino per 14 edizioni filate, a causa della pandemia e di diverse polemiche che avevano coinvolto varie istituzioni della provincia di Sondrio, l’evento aveva subito un brusco stop, dopo un passaggio in Svizzera, a Cresciano nel 2018. E proprio quanto si pensava che tutto fosse morto, la sorpresa. La decisione di ripartire con una sorta di edizione zero, grazie anche all’ impulso decisivo arrivato non solo dagli operatori del settore ricettivo e dalle amministrazioni locali, ma anche dagli storici organizzatori e tecnici della manifestazione: Michele Comi, detentore del marchio; Nicola Noè e Stefano Scetti. Al trio quest’anno si è aggiunta anche Laura Volpi dell’Ufficio Turistico di San Martino.

Ma veniamo alle novità di questa edizione: innanzitutto, il centro nevralgico, che non sarà più il Centro della Montagna di Filorera (chiuso da anni) ma l’abitato di San Martino, dove saranno poste delle tensostrutture per i vari servizi (come distribuzione delle borse Melloblocco e village).

L’edizione 2023 non non si focalizza sulla tracciatura di nuovi blocchi ma si è optato per la riqualificazione di aree e blocchi già esistenti. Da un paio di settimane, infatti, sono all’opera le squadre di pulizia blocchi e aree boulder.

Le aree di arrampicata si concentreranno in Val Masino, sui blocchi che si trovano nei pratoni e nei boschi sulla sinistra orografica del fiume (dove corre anche la ciclopedonale) e fino ai primi pratoni della Val di Mello

Il format sarà quello di sempre: grande raduno, arrampicata su tutti i blocchi della Valle e proposta di alcuni blocchi a premio. Sono in programma diversi eventi, le serate di venerdì e sabato ospiteranno arrampicatori, alpinisti e musica; programma e luoghi saranno resi noti a breve.

E naturalmente, tra le priorità che stanno a cuore a tutti, c’è la mitica maglietta. Di un colore e con una grafica diversa ogni anno. Perché al Melloblocco si viene sì, per vedere scalare i più forti al mondo, ma anche e soprattutto perché è LA festa dell’arrampicata, la più grande e quella che negli anni ha riscosso più successo a livello mondiale. Naturalmente la risposta è sì! Il colore però, come sempre, rimane top secret fino al 4 maggio.

https://www.melloblocco.it/